Categorie Web Radio

Per poter regolamentare la propria emittente, occorre distinguere le emittenti in 3 tipologie di Categorie Web Radio:

  • Amatoriale
  • Istituzionale
  • Commerciale

In base alla categoria che identifica il progetto radiofonico, sarà più semplice scegliere la licenza per l’utilizzo della musica in rete con le società di gestione collettiva del diritto d’autore e dei diritti connessi come Siae ed Scf ed avviare legalmente le trasmissioni sul web.

Web Radio Amatoriale

Vengono definiti convenzionalmente “amatoriali” o “personali” tutti i siti appartenenti a persone fisiche che effettuano trasmissioni musicali sul web in assenza di introiti pubblicitari diretti o indiretti e/o di qualsiasi finalità di tipo commerciale, anche indiretta.

In particolar modo, come ampiamente specificato nel contratto Siae, non è qualificabile come Web Radio personale un Sito web che abbia link, redirect o reindirizzamenti a servizi commerciali o a promozioni di qualsiasi genere o che sia riferibile o accessorio rispetto a marchi, brand, operazioni o attività estranee o collaterali alla web radio stessa.

Web Radio Istituzionale

Appartengono alla categoria di tipo “istituzionale” o “comunitario” tutte le licenze (destinate a istituzioni pubbliche, enti locali, associazioni riconosciute o non riconosciute, fondazioni, ONLUS) per attività caratterizzate dall’assenza dello scopo di lucro e dall’essere espressione di particolari istanze culturali, etniche, politiche e religiose.

NB: Come per le radio di tipo amatoriale, anche la licenza istituzionale esclude qualunque forma pubblicitaria all’interno del sito e dei palinsesti.

Web Radio Commerciale

Rientrano nella tipologia “commerciale” tutte le iniziative diverse dalle radio di tipo Amatoriale ed Istituzionale. Con la licenza commerciale non esistono limiti di utilizzo di banner all’interno del sito o di spot con finalità commerciali all’interno del palinsesto.

NB: Sono escluse dalla licenza commerciale i servizi destinati alle seguenti attività: pubblici esercizi quali supermercati, gallerie commerciali, alberghi, negozi, istituti bancari, stazioni ferroviarie e scali aeroportuali, fiere ecc. Nei casi appena elencati occorrerà stipulare altri tipi di contratto come ad esempio il c.d. Radio in Store.

Was this article helpful?

Related Articles

2 Comments

    1. Ciao Mauro,

      in base alla delibera 606/2010 CONS AgCom l’attività di comunicazione e di messa a disposizione di contenuti audiovisivi tramite rete internet e’ libera a patto che vengano soddisfatti i seguenti requisiti: “sono esclusi dal campo di applicazione del regolamento i servizi prestati nell’esercizio di attività principalmente non economiche e che non siano in concorrenza con la radiodiffusione televisiva, intendendosi a tal fine esclusi i servizi i cui ricavi annui derivanti da pubblicità, televendite, sponsorizzazioni, contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati, provvidenze pubbliche e da offerte televisive a pagamento, non superino centomila euro”.

      Di conseguenza, se all’interno delle esclusioni di cui sopra (così come nel caso della maggior parte delle realtà radiofoniche puramente web), occorrerà solamente essere autorizzati dalle società di gestione collettiva di diritti d’autore e diritti connessi al diritto d’autore all’utilizzo del repertorio da loro rappresentato in rete. In pratica la musica che deciderai di trasmettere all’interno del palinsesto.

Leave A Comment?

You must be logged in to post a comment.